* voce di Homer Simpson *
Ok no, non fa ridere.
Comunque è stato davvero molto faticoso, ma nonostante ciò pieno di esperienze nuove.
Qui abbiamo visto come queste menti geniali hanno rivoluzionato la storia della cinematografia, la storia dell'umanità oserei dire. Partendo da una semplice invenzione ad un impero dove chiunque in casa possedeva una macchina col loro nome sopra, nonostante il padre non vedesse la potenzialità nelle invenzioni dei figli.
Il successivo passo fu la creazione vera e propria del cinema, quell'evento collettivo che oggi tutti noi conosciamo ed amiamo. Loro lo resero possibile grazie a piccole registrazioni di vita quotidiana, di brevissima durata, ( 50 secondi esatti. ) che però seguivano una serie di regole che danno a pensare che nulla fosse lasciato al caso, che i fratelli avessero già un'idea, forse ancora un pochino cruda, di quello che sarebbe stato il cinema.
( Ed ecco la pagina ufficiale del museo, se siete interessati a visitarlo, qui le informazioni. )
Siamo andati, insieme all'altra terza, (3BG) a Bologna per vedere due cose in particolare.
La prima per noi è stata la mostra dei fratelli Lumiere.
( Ecco qua un articolo informativo che potrebbe aiutarvi per quanto riguarda gli orari ed informazioni più specifiche. )
Mostra dei fratelli Lumiere. ( Foto scattata dai miei compagni. ) |
Qui abbiamo visto come queste menti geniali hanno rivoluzionato la storia della cinematografia, la storia dell'umanità oserei dire. Partendo da una semplice invenzione ad un impero dove chiunque in casa possedeva una macchina col loro nome sopra, nonostante il padre non vedesse la potenzialità nelle invenzioni dei figli.
Prima diedero la possibilità di fotografare un salto, cosa all'epoca impensabile, considerando la durata di esposizione alla luce per imprimere la carta fotosensibile.
Eppure loro ci riuscirono.
Eppure loro ci riuscirono.
( Foto scattata dai miei compagni. ) |
Inquadratura quasi sempre centrale, il fatto che appunto avessero tutti la stessa durata.
Oppure considerano l'uscita dalle officine dei Lumiere, che sembra assolutamente improvvisata, che i passanti non sappiamo della macchina da presa, nonostante probabilmente era ben visibile, ma potevano benissimo pensare si trattasse di una fotografia, quindi non ci badavano. Ma quello che tradisce la teoria dell'improvvisazione è il fatto che di questo filmato esistano ben tre versioni.
Questo fa pensare che i fratelli Lumiere siano i primi, che oltre ad aver creato il cinema, hanno anche ideato i " copioni " precisi delle situazioni.
Ebbene, dopo aver assistito anche ad alcune delle prime fotografie colorate, concludiamo salutando la famiglia Lumiere.
Non siamo andati subito a girare la città ognuno per conto nostro, ma prima abbiamo visitato qualche chiesa.
( In ogni città si deve fare questa cosa. In ogni gita. Sempre. Davvero ogni santa volta. )
Dopo quasi due ore libere ci siamo ritrovati per prendere l'autobus e dirigerci così al secondo luogo da visitare, il museo della comunicazione Pelagalli.
Il signor Pelagalli. ( Foto scattata dai miei compagni. ) |
( Ed ecco la pagina ufficiale del museo, se siete interessati a visitarlo, qui le informazioni. )
Qui ad accoglierci è stato il Signor. Pelagalli in persona, che ci racconta in poche parole il motivo della sua passione per la comunicazione, del perché ha raccolto tutta quella storia in poche stanze per condividerle col mondo, per far si che la gente apprezzasse ancor di più la velocità con cui si comunica oggi.
Siamo partiti da Marconi, e da come lui sia riuscito a collegare l'Europa all'America con " un filo invisibile. "
Il viaggio attraverso il tempo è stato a dir poco entusiasmante, anche se eravamo tutti molto stanchi.
Infatti, una volta sul pullman tutti stavamo dormendo.
In poche parole, è stato stancante, ma divertente, e ringrazio i prof che ci han permesso di vivere quest'esperienza.
Il viaggio attraverso il tempo è stato a dir poco entusiasmante, anche se eravamo tutti molto stanchi.
Infatti, una volta sul pullman tutti stavamo dormendo.
In poche parole, è stato stancante, ma divertente, e ringrazio i prof che ci han permesso di vivere quest'esperienza.
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