lunedì 30 gennaio 2017

Copertina Rivista

Il compito assegnatoci questa volta è stato quello di realizzare una copertina di una rivista.
Si poteva inventare, o usare i famosi nomi che occupano giornalmente le edicole che ci circondano.
Il soggetto poteva essere famoso, o anche qualcuno che solo noi conosciamo, come un parente, un amico, o addirittura noi stessi.
Ebbene, io, grazie a Photoshop, ho cercato di inventarne una, prendendo spunto da una " rivista " presente in un fumetto. Solo a me sembra un pochino inception come cosa? ( jk )
Comunque, dopo aver scelto il soggetto, idoneo al tipo di rivista, mi sono occupata degli articoli, scrivendo quello di punta, ovvero quello riguardante il modello in copertina, più grande rispetto agli altri, perché è quello che tende ad attirare di più l'attenzione.
Inizialmente pensai di fare una cosa bianco/nero, ma in stampa, soprattutto per i magazine, è una cosa abbastanza rara, nonostante ciò mi sono comunque spinta su colori scuri, tendenzialmente neutri.



lunedì 23 gennaio 2017

Fotomontaggio Animali

Oggi mi son sbizzarrita a vestire un dolce pinguino, rendendolo un fiero gentiluomo!
Utilizzando Photoshop son riuscita a fare questo piccolo fotomontaggio. La
(( Ad essere sincera non uso mai lo stesso metodo di scontorno, quindi non potrei nemmeno spiegare come ho fatto, però come risultato non mi dispiace. ))
 La cosa più difficile, probabilmente, è stato trovare un pinguino non di profilo.-


Yes, my lord.

venerdì 20 gennaio 2017

Gita a Bologna!

La giornata più stancante dell'anno, fino ad ora.
* voce di Homer Simpson *
Ok no, non fa ridere. 
Comunque è stato davvero molto faticoso, ma nonostante ciò pieno di esperienze nuove.
Siamo andati, insieme all'altra terza, (3BG) a Bologna per vedere due cose in particolare.

La prima per noi è stata la mostra dei fratelli Lumiere.

( Ecco qua un articolo informativo che potrebbe aiutarvi per quanto riguarda gli orari ed informazioni più specifiche. )

Mostra dei fratelli Lumiere. ( Foto scattata dai miei compagni. )

Qui abbiamo visto come queste menti geniali hanno rivoluzionato la storia della cinematografia, la storia dell'umanità oserei dire. Partendo da una semplice invenzione ad un impero dove chiunque in casa possedeva una macchina col loro nome sopra, nonostante il padre non vedesse la potenzialità nelle invenzioni dei figli. 
Prima diedero la possibilità di fotografare un salto, cosa all'epoca impensabile, considerando la durata di esposizione alla luce per imprimere la carta fotosensibile.
Eppure loro ci riuscirono.
( Foto scattata dai miei compagni. )
Il successivo passo fu la creazione vera e propria del cinema, quell'evento collettivo che oggi tutti noi conosciamo ed amiamo. Loro lo resero possibile grazie a piccole registrazioni di vita quotidiana, di brevissima durata, ( 50 secondi esatti. ) che però seguivano una serie di regole che danno a pensare che nulla fosse lasciato al caso, che i fratelli avessero già un'idea, forse ancora un pochino cruda, di quello che sarebbe stato il cinema. 
Inquadratura quasi sempre centrale, il fatto che appunto avessero tutti la stessa durata. 
Oppure considerano l'uscita dalle officine dei Lumiere, che sembra assolutamente improvvisata, che i passanti non sappiamo della macchina da presa, nonostante probabilmente era ben visibile, ma potevano benissimo pensare si trattasse di una fotografia, quindi non ci badavano. Ma quello che tradisce la teoria dell'improvvisazione è il fatto che di questo filmato esistano ben tre versioni. 
Questo fa pensare che i fratelli Lumiere siano i primi, che oltre ad aver creato il cinema, hanno anche ideato i " copioni " precisi delle situazioni.
Ebbene, dopo aver assistito anche ad alcune delle prime fotografie colorate, concludiamo salutando la famiglia Lumiere. 
Non siamo andati subito a girare la città ognuno per conto nostro, ma prima abbiamo visitato qualche chiesa. 
( In ogni città si deve fare questa cosa. In ogni gita. Sempre. Davvero ogni santa volta. )

Dopo quasi due ore libere ci siamo ritrovati per prendere l'autobus e dirigerci così al secondo luogo da visitare, il museo della comunicazione Pelagalli.

Il signor Pelagalli. ( Foto scattata dai miei compagni. )

( Ed ecco la pagina ufficiale del museo, se siete interessati a visitarlo, qui le informazioni. )

Qui ad accoglierci è stato il Signor. Pelagalli in persona, che ci racconta in poche parole il motivo della sua passione per la comunicazione, del perché ha raccolto tutta quella storia in poche stanze per condividerle col mondo, per far si che la gente apprezzasse ancor di più la velocità con cui si comunica oggi.
Siamo partiti da Marconi, e da come lui sia riuscito a collegare l'Europa all'America con " un filo invisibile. "
Il viaggio attraverso il tempo è stato a dir poco entusiasmante, anche se eravamo tutti molto stanchi.
Infatti, una volta sul pullman tutti stavamo dormendo.

In poche parole, è stato stancante, ma divertente, e ringrazio i prof che ci han permesso di vivere quest'esperienza.





lunedì 16 gennaio 2017

Collage Tonalità

Questa volta il lavoro è stato estremamente piacevole per me, visto che avevo avuto già a che fare con qualcosa del genere in passato. Si tratta di due collage da 8 o da 6 ( io ho preferito fare entrambi da 8 ) di diverse immagini che raccontano, in un modo personale o non, una storia.
Ma non era questo il fattore chiave, quanto bensì il colore, che doveva dominare tutto quanto.
Utilizzando photoshop, sia per creare la giusta griglia, sia per rendere la tonalità simile, abbiamo messo insieme le foto.
Io ho ottenuto questo risultato:

Slytherin inside!
Prescott, my little baby.














Ed alla fine dovevamo metterli insieme, e vedere all'incirca il pantone dominante, tipo così.


venerdì 13 gennaio 2017

Lo scansiogramma.

L'ultimo laboratorio dedicato all'alfabetizzazione fotografica, ed anche primo lavoro dell'anno, è stato appunto lo scansiogramma, effettuato grazie allo scanner, un oggetto, che grazie al rapporto che vi è tra la lampada/specchio che si muove lungo il vetro e l'emissione di luce che va a colpire le celle fotosensibili, trasformando quindi un oggetto 3D in una forma 2D digitale.
Una foto, senza la macchina fotografica, per dirla in parole semplici.
Io e il mio compagno Alessandro abbiamo realizzato quest'immagine, ponendo sulla superficie dello scanner alcuni oggetti, arrivando a modificarne la forma originale, muovendone uno mentre la lampada aveva iniziato ad illuminarsi ed a percorrere tutto il macchinario.

Il giro del mondo su una tic tac. (???)

Che bello portarsi sempre addietro oggettini strani. (?)